Description
La vocazione di questo breve saggio è quella di permetterci di inquadrare con una certa obiettività, e con molta umiltà, un’estetica che si basa più su aspetti psicologici che filosofici, anche se tracciare una linea di confine tra psicologia e filosofia, (com’è stato già esaurientemente esposto da Gillo Dorfles nella sua prefazione all’ormai pietra miliare e testo di riferimento storico per chi si avvicina agli studi psicologici legati all’arte “Arte e percezione visiva” di Rudolf Arnheim) nei riguardi dell’estetica è sicuramente ardua. I rapporti tra struttura (gestalt) ed empatia (einfühlung) per quanto possano sembrare antitetici risultano invece strettamente correlati. Queste relazioni si intrecciano a loro volta sia ai processi estetici che fenomenici dell’arte.