Descrizione
Nell’ambito della riforma della legge 241/1990 attuata dalla legge 11 febbraio 2005, n. 15, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi l’autore analizza i rilevanti elementi di novità che si riscontrano nell’articolo 21. La nuova disposizione, che mira a dare ruolo di precetto giuridico soprattutto alle posizioni giurisprudenziali favorevoli al principio processualistico del “raggiungimento dello scopo”, nonché alle tesi sia dottrinali, sia giurisprudenziali (di cui vengono riportate le più recenti applicazioni), è analizzata alla luce di una disamina degli stati patologici dell’atto amministrativo cui fanno seguito osservazioni sull’invalidità del provvedimento. In particolare, l’attenzione è rivolta alla irregolarità, vizio marginale e non rilevante allorché la diversità della forma o la non perfetta osservanza di un qualche adempimento endoprocedimentale, oltre a non essere esplicitamente sanzionati con la comminatoria dell’invalidità , non impediscono in concreto il raggiungimento dello scopo (rectius risultato) al quale la specifica azione amministrativa è preordinata. In appendice, vengono indicate per punti le principali novità della novellata legge 241/1990.